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LA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE PER LA NAUTICA DA DIPORTO IN PROJECT FINANCING .- Il primo comma dell’art. 59-bis della legge 24 marzo 2012 n. 27 – misure urgenti in materia di concorrenza, liberalizzazioni ed infrastrutture – nel sostituire il precedente articolo 153 del Codice degli Appalti, ha incluso la realizzazione delle strutture per la nautica da diporto ( porti e approdi turistici oltre che punti d’ormeggio ), tra i lavori pubblici o di pubblica utilità che possono essere realizzati mediante il contributo parziale e/o totale dei privati , con le procedure della così detta “ finanza di progetto “. Il successivo comma 19 specifica che tali progetti possono essere presentati anche se non figurano nella programmazione triennale che normalmente le Amministrazioni competenti predispongono ai sensi dell’art. 128 del Codice. In tal caso, il proponente deve presentare un progetto preliminare completo di piano finanziario, convenzione ecc. ecc, e qualora ritenga di apportare le modifiche indicate dall’Amministrazione, il progetto viene inserito nella programmazione triennale e posto in approvazione con le modalità indicate dall’ articolo 97 del richiamato Codice degli Appalti. Ora, tralasciando per un momento le procedure di gara successive alle quali un progetto, ove ritenuto congruo deve rispondere, vorrei soffermarmi sull’incidenza che il predetto articolo 97 può avere sui tempi delle procedure, stante il fatto che tale ’articolo prevede che l’approvazione venga effettuata in conformità alle disposizioni statali ( legge 241/90 e successive integrazioni sulla Conferenza di Servizi ) e regionali( tutte le leggi regionali in materia di pianificazione e gestione del territorio) che regolano la materia. Ne consegue che, mentre lo spirito della legge sembra essere quello di poter proporre e poi costruire con capitali privati opere addirittura non presenti nella programmazione triennale delle amministrazioni locali, in seguito , la loro concreta realizzazione rimane sub-judice rispetto ai tempi biblici delle amministrazioni locali in materia di approvazione ed applicazione delle programmazioni territoriali regionali e di pianificazione urbana dei comuni. A titolo esemplificativo, se una Regione ha in corso di approvazione da anni un Piano delle Coste o un Piano dei Porti affidato ai lavori di una Commissione a tal fine istituita ( vedasi Regione Lazio) , fin quando detti lavori non siano stati completati, i progetti relativi a nuove strutture non possono essere esaminati( vds. Per es. le Istanze presentate al Comune di Ladispoli per la realizzazione di un porto Turistico). Ed ancora successivamente sarà necessario attendere che i Comuni interessati pongano in essere le procedure per l’approvazione delle varianti di riferimento ai Piani Regolatori Comunali .( Veds. Recente Sentenza del Consiglio di Stato sull’istanza di realizzazione di un porto turistico nel Comune di Porto Ferraio ,m pur se in quel Comune l’iter amministrativo va avanti dal 2002). Serve poco per capire che nei prossimi 10 anni di porti se ne vedranno pochi!!!! Il tutto mentre rimane poco applicata e molto contrastata una normativa di specifico riferimento – il D.P.R. 509/1997 ( il famoso Decreto Burlando), che in modo molto concreto e veloce, già dal l suo articolo 1, in applicazione della legge Bassanini del marzo 1997 in materia di velocizzazione delle procedure amministrative, indica che nel “ corso del procedimento amministrativo relativo al rilascio della prevista concessione demaniale marittima , possano essere regolamentati tutti i procedimenti connessi” . Le cronache ci ricordano come tale normativa, nel quinquennio successivo alla sua approvazione ( e pertanto prima del passaggio di competenze della gestione del Demanio marittimo dallo Stato alle Regioni), ha reso possibile la realizzazione di circa 50 nuove strutture per la nautica da diporto, per oltre 17.000 nuovi posti –barca, mediante una riduzione da 12 anni a 18 mesi i tempi burocratici di approvazione. I nuovi investimenti, valutati in circa 4mila miliardi delle vecchie lire , hanno consentito nuova occupazione nella nautica e nell’indotto turistico per oltre 5000 nuovi addetti , mentre il Censis ci diceva come una lira investita nella nautica comportasse un moltiplicatore di 6,5 lire nel PIL Nazionale. Oggi questo Decreto veleggia in un limbo: alcune Regioni lo applicano, ( per ex. il Lazio ) altre lo disconoscono completamente ( la Campania ), altre ancora lo condizionano alla preventiva approvazione regionale e comunale delle pianificazioni territoriali ed urbanistiche ( Toscana, Veneto, Sardegna ecc). A questo punto, ricordando che nella materia in esame le previsioni del Codice della Navigazione, pur risalenti al 1942, nella sostanza sono ancora assolutamente moderne in quanto si può ben dire che la concessione demaniale marittima per la realizzazione e gestione dei porti turistici mediante capitali privati ha anticipato qualsivoglia forma di finanza di progetto, mi permetto di azzardare una proposta che peraltro richiama in buona parte le previsioni dell’ultimo Decreto Sviluppo – il Dl. 83/2012 in materia di svolgimento delle Conferenze di Servizi e precisamente: 1)- Prevedere nella normativa sulla finanza di progetto l’eliminazione del richiamo all’art. 97 del Codice degli Appalti; 2)– Applicare il l Decreto Burlando su tutto il territorio nazionale ; 3)– Richiamare al rispetto dei tempi massimi di applicazione della Conferenza di servizi di cui alla Legge 241/1990 e sue succc. mod. 4)– Richiamare al rispetto delle norme in materia di obbligatorietà per le Amministrazioni partecipanti alle Conferenze di Servizi di rappresentare in modo compiuto il proprio parere. 5) – Considerare assunto il parere dell’’Amministrazione non presente alla Conferenza. NOTIZIA DELL’ULTIMA ORA!!!! IL C.D.M. DEL 15-10 HA APPROVATO UN D.d.L. CHE STABILISCE CHE I PORTI DI INTERESSE NAZIONALE D INTERNAZIONALE TORNINO ALLA SOLA COMPETENZA STATALE, MENTRE IL TURISMO E GLI ALTRI PORTI DIVENTANO MATERIA CONCORRENTE.pER QUESTI LE REGIONI ESERCITANO POTESTA’ LEGISLATIVA NEL RISPETTO DELLA LEGISLAZIONE STATALE.BELLISSIMO!!! Roma 20 Ottobre 2012 Capitano di Vascello (R) Angelo ZERILLI
Conosco il Comandante Angelo Zerilli da moltissimi anni la sua carriera nell’ambito della portualità è una kemmesse di successi troppo lunga da enumerare ,personalmete chero sia uno dei consulenti che meglio conosce i meandri delle leggi che regolano il Demanio marittimo.Ieri mentre navigavo su Linkedin visto che ho la sua amicizia ho trovato questo articolo chea mio avviso meritava di essere pubblicato anche sul nostro sito spero doi avervi fato cosa gradita. Franco Gnessi LA TEMPESTA PERFETTA Sono stato al salone di Genova nel fine settimana della sua chiusura ed ho potuto constatare di persona quella desolazione che già le cronache avevano ampiamente rappresentato. Pensavo che la “ Tempesta Perfetta “ la si potesse incontrare solo negli Oceani più sconfinati, ma mi sono dovuto ricredere! I padiglioni semideserti, I viali semivuoti, dopo che per anni era stato difficile camminarci, hanno rappresentato una sgradevole novità che ha reso più forte e chiaro il pensiero che immediatamente mi è venuto alla mente: PER ANNI ABBIAMO LASCIATO CHE IL TURISMO FOSSE ABBANDONATO ALLE INIZIATIVE DEI SINGOLI IMPRENDITORI, E ABBIAMO PERMESSO CHE FOSSE TRASCURATO SIA DA NOI CITTADINI CHE SOPRATTUTTO DAI I NOSTRI GOVERNANTI. E QUESTO OLTRE IL DANNO ECONOMICO CHE ABBIAMO CREATO, RAPPRESENTA ANCHE UN FORTISSIMO INSULTO ALLA INTELLIGENZA DI NOI TUTTI. Viviamo nel paese ( paese intenzionalmente minuscolo) che conta l’80% dei beni culturali ,ambientali, archeologici del mondo eppure siamo l’unico Paese al mondo ad aver indetto ed approvato un Referendum nazionale per abolire il Ministero del Turismo!!! Sembra incredibile !!! La Nautica spesso è stata intesa solo come ostentazione di ricchezza mentre essa è soprattutto turismo, sviluppo del territorio, occupazione, creazione di indotto, conoscenza. 20 anni per farla crescere e diventare una delle maggiori Eccellenze del Made in Italy ( siamo ancora i primi costruttori al mondo di navi da diporto oltre i 24 mt.),una sola stagione estiva per farla praticamente morire!( 30.000 barca ormai ormeggiate nei porti della Croazia, della Corsica, in Tunisia ecc., quasi 20.000 addetti tra cantieri, porti, indotto turistico disoccupati in una sola estate.) E i politici sono venuti al Salone – come sempre seguiti ed attorniati da figure compiacenti ed adulatrici – ed hanno detto : “ scusate…. ci siamo sbagliati….. forse non dovevamo…….,” ma nessuno ha detto: “domani mattina presentiamo un disegno di legge …. un decreto…. una circolare….. una cosa qualunque per rivedere la questione” . Già, domani. domani per loro è un altro giorno, e forse un altro convegno durante il quale dire :” scusate,….. ci siamo sbagliati”. Eppure in uno scenario per molti versi coì deludenti, mi è sembrato di percepire una certa voglia di ripresa. Nel campo della portualità turistica, che è quello che conosco meglio e che ritengo essere fondamentale per la vita del settore della Nautica nel suo complesso, ho avuto piacere di notare che alcune nuove realtà si stanno concretizzando, stanno cercando di unire le loro forze per creare delle nuove Reti di strutture portuali piccole ma efficienti e soprattutto basate su moderni ed univoci criteri di gestione in grado di assicurare servizi rapidi e standardizzati.A tale proposito, se possibile, mi piacerebbe raccomandare a chi si accinge con coraggio e determinazione ad affrontare questo momento così complesso di crisi non solo economica ma anche di identità e di accettazione popolare, di non ricadere nei soliti errori che certamente hanno accelerato il momento negativo che stiamo vivendo. Credo infatti che probabilmente una maggiore unità del settore nelle sue figure più rappresentative potrebbe renderlo più maturo e coerente e pertanto in grado di meglio superare le avversità. Ma in definitiva è proprio vero: siamo sempre come la nostra Nazionale di calcio: abbiamo bisogno di toccare il fondo per vincere il Mondiale!! Personalmente sono certo che la ripresa ci sarà, anche se lenta e per molti dolorosa, ma certamente per chi potrà, ci sarà un compito stimolante e ricco di nuovo entusiasmo da affrontare. Roma 16 Ottobre 2012 CAPITANO DI VASCELLO (R ) Angelo ZERILLI
Cogliamo l’occasine per ringrazire l’organizzazione del Salone Internazionale di Genova e L’UCINA nella persona del Sig. Campagna per la splendida ospitalità dando molto risalto alla nostra associazione in uno spazio di rilievo all’interno del padiglione dedicato alle attività tecniche dedicate alla nautica da diporto. In tale area abbiamo affisso tutti i lavori del DIPORTHESIS 2011 ed anche dei cartelloni istituzionali. l’area per chi volesse visionare i lavori si trova nello spazio “NAVIGAR M’E’ DOLCE” Padiglione D. cogliamo l’occasine per ricordare la Lectio magistralis “esperienze di progettazione america’s cup” a Cura di Prof. Ing G. Ceccarelli.

    Buonasera a tutti per motivi logistici ed organizzativi l’assemblea annuale dell’associazione quest’anno si svolgerà a Cervia  presso il circolo “Amici della Vela”  in data 08/11/2012  alle ore 11,00 ed in seconda convocazione 09/11/2012 alle ore 17,00 contestualmente avremo un consiglio direttivo fisico per definire strategie operative per il prossimo anno  e per fare un corretto report dopo il Salone internazionale di Genova. Dato il momento difficile con l’apporto dell’UCINA siamo riuscito ad organizzare la nostra presenza presso il salone. Molte sono le iniziative interessanti dell’edizione 2012 e l’organizzazione ha creato  momenti importanti per condividere  le idee e gli spunti per fortificare il nostro settore. Per informativa abbiamo appena ricevuto il programma delle attività collaterali presso il Salone di Genova ed avremo uno spazio nel corner “NAVIGAR M’E’ DOLCE” padiglione D elenchiamo di seguito le nostre presenze: Sabato  6/10- ore 12,00 presso Teatro del Mare “IL REFIT AVANZATO” il delicato rapporto cliente – progettista– cantiere Domenica 7/10 -ore 15,00 presso NAVIGAR M’E’ DOLCE dyporthesis una finestra sul mondo della professione Giovedì 11/10 – ore 11,00 presso Teatro del Mare  America’s cup tra trazione e tecnologia