“La storia della ricerca in Idrodinamica Computazionale è da sempre legata allo sviluppo dei computers. Oggi i metodi basati su di un massiccio trattamento numerico dei problemi teorici hanno soppiantato ormai i metodi analitici, più eleganti ma meno generali, sviluppati nel corso della prima metà di questo secolo. Nel corso degli anni, le tecniche numeriche e l’aumento delle capacità di calcolo dei moderni personal computer ha portato alla nascita di codici di calcolo molto più complessi; tali codici sono in grado di approssimare le equazioni della fluidodinamica moderna e di conseguenza possono permettere di simulare il comportamento completo di un’imbarcazione. Uno dei principali obiettivi della ricerca, rimanendo sempre in ipotesi di flusso a potenziale, era quello di rimuovere la linearizzazione della superficie libera e di introdurre condizioni al contorno esatte in corrispondenza della effettiva posizione della superficie di interfaccia fra acqua ed aria, perturbata dal sistema ondoso prodotto dall’avanzamento della carena.”
26 risposte a La CFD nell’Architettura Navale